Lockdown Cinema – 02

Nuova carrellata di film per voi che state a casa in isolamento e, dopo più di quaranta giorni, vi siete ridotti a guardare le repliche di Don Matteo.

Bar Bahar

Leila, Salma e Nur sono tre giovani donne che vogliono autodeterminarsi malgrado la società patriarcale faccia di tutto per impedirglielo.

Ricordo che all’epoca c’erano gli attivisti italiani che si scagliarono contro la pellicola accusandola di scarso patriottismo (come se i palestinesi dovessero parlare solo della lotta di liberazione e non analizzare la loro società) e di collaborazionismo con l’occupazione della Palestina. Dall’altra parte piacque a tutti i palestinesi che bazzicavo, soprattutto quelli del ’48.

The Danish Girl

Gerda ed Einar sono due artisti della Danimarca degli anni ’20. Il loro matrimonio prende una piega inaspettata quando Einar scopre di essere una donna e decide di intraprendere un lungo, doloroso e pionieristico percorso di transizione di genere.

Life of Brian

Brian è un giovane giudeo che scopre di essere figlio di uno stupro commesso da un legionario romano. Decide quindi di unirsi ad un gruppo di resistenza anticolonialista marxista-leninista per poi diventare un vero e proprio messia.

È la mia visione fissa dei dopo-pranzi natalizi assieme a mia madre ma va bene anche in questo periodo post-pasquale.

Toivon tuolla puolen

Khaled, un profugo aleppino in Finlandia, inizia a lavorare con Waldemar, un ex commerciante di camicie che ha deciso di abbandonare moglie e carriera per acquistare un ristorante in bilico tra il surreale ed il decadente. I due collaboreranno per trovare Miriam, la sorella di Khaled da tempo ormai dispersa nei meandri dell’Europa orientale.

Assault on Precinct 13

Un gruppo di persone (tra cui due criminali) si trova assediato in un vecchio distretto di polizia, sotto attacco di una sanguinaria gang.

È la quintessenza del cinema carpenteriano, come per il titolo della lista precedente DOVETE guardarlo e ringraziate che ho messo quelle due righe di sinossi.

Non si sevizia un paperino

Ad Accendura, un piccolo paese della Basilicata, un serial killer sta facendo una strage di bambini. Malgrado gli abitanti accusino i marginali del villaggio Andrea Martelli, un giornalista di cronaca nera, non ne è convinto.

Una delle vette raggiunte dalla brillante carriera di Fulci, che per la prima volta mette in scena un giallo nella povertà dell’Italia rurale meridionale. In tempi di caccia ai runner e agli untori è una visione estremamente consigliata.

La banda del gobbo

Il Gobbo torna dalla latitanza per organizzare una rapina. Tradito dai suoi compagni e sfuggito per poco all’arresto si vendica aiutato dal fratello, un meccanico conosciuto come Er Monnezza.

Poliziottesco violento e romantico, visione fondamentale anche per iniziare ad utilizzare l’appellativo “Er Monnezza con cognizione di causa.

The VVitch: A New-England Folktale

Nel New England del 1630 una famiglia di estremisti religiosi viene cacciata dalla comunità puritana e si trasferisce in totale solitudine ai margini di un bosco. Alcuni fenomeni sovrannaturali porteranno i membri della famiglia ad accusare la figlia adolescente di stregoneria.

Se ve la sentite affrontate la visione in lingua originale (ergo l’inglese del ‘600) con i sottotitoli in inglese moderno.

Evil Dead II

Ash e Linda decidono di trascorrere un fine-settimana romantico in una baita nel bosco. Il ritrovamento di uno strano libro cambierà i loro piani.

È il seguito “blando” dell’omonimo film di Sam Raimi e capostipite dell’horror cazzone.

From Beyond

In una villetta del New England il dottor Pretorius e il suo assistente Crawford Tillinghast mettono a punto uno strumento per stimolare la ghiandola pineale del cervello umano. L’esperimento va un po’ oltre ciò che avevano previsto.

È il secondo film in cui Stuart Gordon prende di peso un racconto di H.P. Lovecraft e lo riadatta per il grande schermo. Con successo aggiungerei.

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