Casapound e il marchese De Sade

Nazi self-beating society
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È universalmente noto che i fascisti non siano furbi: di solito le loro organizzazioni sono composte da un numero limitatissimo di soggetti pensanti dotati di uno spiccato senso per gli intrallazzi che comandano un manipolo di bambini stronzi o di adulti dalle scarse facoltà cognitive (e stronzi anche loro ovviamente).

Ogni tanto il deterioramento delle condizioni economiche e sociali, l’imbarbarimento del dibattito politico, la cronica mancanza di incisività delle organizzazioni rivoluzionarie e l’ignavia istituzionale fanno in modo che alcuni quartieri diventino delle bombe ad orologeria, dei potenziali bacini di reclutamento popolare per le organizzazioni neofasciste.

Per fortuna il nocciolo della questione è racchiuso in quel potenziali: i fascisti potrebbero trovare tanto terreno fertile in luoghi come il Tiburtino III, il grande scoglio è che sono stupidi.

Dopo essersi fatti superare in numero e picchiare dalla contromanifestazione organizzata dagli abitanti del quartiere e dalla sinistra antifascista sono riusciti addirittura a pestarsi da soli.

 


È evidente come non siano riusciti a trovare un equilibrio tra i due famosi slogan “Fare quadrato” e “Nel dubbio mena“. È ancor più evidente che ‘sti attrezzi siano pericolosi solo durante le loro escursioni notturne, quando sono sicuri di poter sfruttare il vantaggio del “quindici contro uno”.

Ammucchiata neofascista
In questa foto di Alessandro Cosmelli i fascisti danno prova di una dirompente quanto sconveniente carica omoerotica.

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