Sisial Killer

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Il recente assassinio di un dottorando italiano al Cairo ha portato all’onore delle cronache nazionali la questione della repressione in Egitto ad opera del governo di Abdel Fattah el-Sisi.

Lungi dall’essere un caso isolato, il paese che ha visto lo scoppio di una rivoluzione nel 2011 sta vivendo una quotidianità fatta di arresti arbitrari ed uccisioni, anche di massa, direttamente o indirettamente riconducibili al governo del nuovo presidente proveniente dalle fila del quasi onnipotente apparato militare.

Pochi giorni fa era l’anniversario del massacro degli ultras del Zamalek mentre il 25 gennaio si è ricordata l’uccisione di un’attivista che, secondo i referti delle autorità, è morta perchè era troppo magra ed il suo corpo non era in grado di schermarla dai proiettili della polizia.

Sui Daily Bookmarxs trovate una (troppo) lunga bibliografia sul tema.

Questa invece è un’intervista rilasciata la settimana scorsa su Radio Onda Rossa.

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