14/12/13: Alba Dorata a Genzano

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Presentazione dell’ormai noto libro di Dimitri Deliolanes sul neofascismo in Grecia a cura dei compagni antifascisti dei Castelli Romani.

No Nazis in My Town!

Il 15 ottobre i Castelli Romani sono stati attraversati da una grande mobilitazione antifascista grazie alla quale la cittadinanza spontaneamente scesa in strada ha materialmente impedito che ad Albano si celebrassero i funerali del boia delle Fosse Ardeatine Erich Priebke, evitando che diventasse un luogo di pellegrinaggio di neofascisti italiani ed europei.

Una giornata che ha dimostrato da una parte l’incompetenza e la complicità del Prefetto, dall’altra il grande fermento di una popolazione che lotta contro ogni forma di fascismo e sopruso sulla propria testa, come testimonia la lunga battaglia contro la discarica e l’inceneritore. Probabilmente è proprio questo fermento che determina la particolare attenzione che le forze dell’ordine e fascisti riservano a un territorio che non piega la testa.

Per chiedere le dimissioni del prefetto e pretendere l’impegno delle amministrazioni a non concedere nessun tipo di spazio o legittimità a gruppi neofascisti, abbiamo partecipato al corteo che il 9 novembre ha portato in piazza centinaia di persone. Nonostante questo continuano banchetti e iniziative di organizzazioni neofasciste che vorrebbe radicarsi su questo territorio.

Crediamo che sia importante mantenere viva la memoria e ricordare che i Castelli hanno pagato un pesante tributo di sangue al ventennio fascista, ma ancora più importante è capire quale è il senso dell’antifascismo oggi.

È proprio nei periodi di crisi, infatti, che il fascismo cerca consensi, additando i soggetti più deboli come responsabili di questa e distogliendo l’attenzione dai veri artefici della crisi e dei suoi effetti sociali.

Ne è un esempio la retorica xenofoba e razzista di queste organizzazioni che punta il dito sui migranti per giustificare la mancanza di lavoro, senza attaccare i veri responsabili delle politiche di austerity.

 Per questo motivo abbiamo deciso di presentare il libro “Alba Dorata, la Grecia nazista minaccia l’Europa”, scritto dal giornalista greco Dimitri Deliolanes. Libro che parla di come Alba Dorata, organizzazione dichiaratamente nazista, abbia sfruttato la crisi e l’impoverimento generale della popolazione greca causato dalle criminali politiche della troika per seminare odio verso gli immigrati e favorire gli interessi di chi la crisi l’ha provocata. Un’organizzazione che si è resa responsabile di veri e proprio pogrom contro immigrati e rifugiati, ma anche di azioni squadriste contro organizzazioni politiche e sindacali che ogni giorno lottano contro la crisi, le privatizzazioni, i licenziamenti e per la difesa del diritto all’istruzione, alla sanità, ad una vita dignitosa, sacrificate sull’altare dell’austerità.

Per capire quindi il rischio che si corre tollerando queste organizzazioni, abbiamo invitato l’autore che presenterà il libro sabato 14 dicembre a Genzano insieme al giornalista Guido Caldiròn giornalista esperto delle dinamiche dell’estrema destra italiana ed europea.

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